“Fare rete” è la parola d'ordine dell'Ecomuseo della Martesana. Nell'incontro del 28 gennaio scorso, presso il Cogeser Point di Cernusco sul Naviglio, il coordinatore del nuovo “museo diffuso” ne ha presentato finalità e programmi.
Viviamo di donazioni - ha precisato Benigno Calvi, coordinatore dell'Ecomuseo Martesana – e la sinergia con Comuni e imprese per noi è vitale”. Se vogliamo valorizzare il nostro territorio, dobbiamo fare rete, coordinarci fra pubblico e privato, fra istituzioni e imprese”.
“Abbiamo chiesto ai circa 30 Comuni della Martesana di inviarci un elenco dei loro luoghi, monumenti, sagre, particolarità d'interesse. Per ora hanno risposto in 15 e abbiamo già un elenco di 1170 attrattive”.
Per poter promuovere tutto ciò, pian piano l'Ecomuseo sta appunto tessendo la sua rete: 15 i Comuni coinvolti (fra cui anche il Municipio 2 di Milano), altrettante associazioni, la Bcc di Carugate e Inzago, la Confederazione Nazionale Agricoltori. Sono in corso contatti con Confcommercio e con le varie Pro Loco.
Il più recente ingresso nella rete dell'Ecomuseo è la multiutility Cogeser Energia. “Con Cogeser Energia - ha spiegato Calvi - abbiamo siglato un accordo grazie al quale, a chi voglia sostenere l’Ecomuseo Martesana viene proposta un'offerta dedicata, che prevede il versamento da parte di Cogeser Energia di un bonus all'Ecomuseo stesso”.
Il prossimo step del programma 2017 dell'Ecomuseo sarà la pubblicazione del volume Ville di delizia e dimore storiche in Martesana, che raccoglie le splendide fotografie di Enzo Motta, già autore nel 2008 de Il naviglio della Martesana, un viaggio di ieri, le immagini di oggi. Enzo Motta, presente all'incontro a Cernusco, con un filmato ha offerto ai presenti un assaggio della sua prossima opera.
Un excursus storico sulle “ville di delizia”, che caratterizzano il corso del Naviglio Martesana, è stato proposto dall'arch. Elisabetta Ferrario, a partire proprio dal creatore del termine “villa di delizia”, Marc'Antonio Dal Re, che, verso la metà del 1700, descrisse in due tomi le dimore nobiliari nel Milanese. Elisabetta Ferrario ha tenuto a sottolineare che “le ville della Martesana potrebbero competere con le ville palladiane, se solo fossero inserite in un sistema in grado di promuoverle e renderle fruibili ai visitatori”.
Il che equivale a dire: “Indispensabile fare rete”.