Massimo Milita ha presentato il percorso di Cogeser Energia, iniziato nel 2017 con la pubblicazione del Pnire (Piano Nazionale Infrastrutturale per la Ricarica dei veicoli alimentati ad energia Elettrica) che definiva gli standard per la ricarica elettrica, e proseguito con la definizione del Progetto SMARTesana, che comprende la creazione di una rete di colonnine di ricarica che faccia da ponte tra Milano e Bergamo-Brescia. Colonnine su spazio pubblico, come quella di recente inaugurata a Melzo, o su suolo privato ma sempre a uso pubblico, accessibili a tutti, inserite in un sistema che consente anche all'estero di usufruire delle tariffe applicate da Cogeser, e che sono agevolate per chi abbia Cogeser come fornitore di luce e gas.
Con lui Federico Del Prete di Legambiente, che ha sottolineato le difficoltà di un Paese come l'Italia, che viene da una storia di motorizzazione di massa, nell'accettare l'idea di una mobilità che non ruoti solo attorno all'auto di proprietà (in Italia circolano 38 milioni di macchine, 625 per ogni 1.000 abitanti, bambini compresi). Ha posto anche l'accento sulla necessità di una riforma del Codice della Strada, improntata alle nuovo forme di mobilità.
Armando Carminati ha invece presentato l'alternativa delle biciclette elettriche, a pedalata assistita, e dei monopattini elettrici, ideali per quella che viene definita la “mobilità dell'ultimo miglio”, cioè dalla stazione all'ufficio e dalla stazione a casa. Monopattini che hanno però incontrato l'ostacolo di un Codice della Strada obsoleto.
In chiusura la documentata testimonianza di un proprietario di auto elettrica, Riccardo Urciuoli, che, dopo un interessante racconto sulla storia della mobilità elettrica, i cui inizi risalgono addirittura alla fine dell'800-primi del '900, ne ha descritto i vantaggi economici e in termini di prestazioni.